Filippo di Brunellesco Lapi nacque nel 1377 a Firenze. Figlio di un notaio, abbandonò ben presto l'intenzione di seguire le orme del padre, e cominciò a lavorare in bottega come orafo.
Fece parte della corporazione degli orafi, e si interessò soprattutto all'architettura.
Nel 1401, partecipò al concorso fiorentino indetto dall'Arte dei mercanti di Calimala per dare vita alla seconda porta del Battistero. Con l'amico Donatello si recò nella Città Eterna dove studiò con entusiasmo la classicità. Nel 1418, partecipò a un concorso finalizzato alla realizzazione della Cupola del Duomo di Firenze. Fu inizialmente affiancato dal Ghiberti, che tuttavia si fece da parte dopo breve tempo. Concluse l'opera solamente nel 1436: durante questo periodo si dedicò anche ad altri progetti.
Uno di essi, la Chiesa di Santo Sprito costituì un capolavoro basato sulla combinazione tra pianta centrale e croce latine. Brunelleschi morì, nel 1446, a Firenze. La sua tomba venne collocata dapprima in un loculo facente parte del campanile di Giotto, e quindi spostata in Duomo. Il tumolo fu riscoperto solamente negli anni Settanta del Novecento, grazie agli scavi sotto la cattedrale.
Fu inventore della prospettiva lineare centrica, e costituì il primo esempio di architetto moderno, coinvolto, oltre che nella fase operativa e tecnica, anche nel processo di progettazione: grazie a lui, insomma, l'architettura si trasformò da arte puramente meccanica ad arte liberale basata sulla conoscenza storica, sulla geometria e sulla matematica.
Grazie al suo ingegno videro la luce opere monumentali contraddistinte da pulizia, chiarezza e ordine. Come punto di partenza della sua arte pose in primo piano la purezza di forme, garantita dall'impiego essenziale di elementi decorativi.
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